Terapie Chiropratiche

Delicate Efficaci Sicure Non invasive

La Chiropratica è naturale e non fa mai uso di farmaci

Come Funzionano Le Terapie Chiropratiche

La manipolazione vertebrale e articolare, principale terapia chiropratica, che implica l’uso delle mani o di determinati strumenti, opera lo spostamento, passivo, delicato e indolore, del segmento motorio o dell’articolazione. La correzione, detta anche aggiustamento, consiste nell’applicazione coordinata di forze e di leve su specifiche articolazioni, allo scopo di migliorare la funzionalità articolare e neurofisiologica dell’organismo. È naturale ritrovare un benessere istantaneo dopo ogni singolo trattamento: le tensioni muscolari si allentano e la pressione su nervi e sui dischi intervertebrali si riduce. L’obiettivo generale della cura chiropratica, dunque, è di normalizzare la funzionalità e l’interazione di articolazioni, ossa e muscoli, alleviando e, possibilmente, eliminando il dolore.

Il chiropratico agisce rimuovendo le interferenze neurologiche alla capacità innata del corpo di autoguarirsi.

Livelli di Cura

Si consigliano, trattamenti mirati e periodici per mantenere i benefici acquisiti e per evitare recidive. A seconda dei casi si distinguono tre diversi livelli di cura:

  • livello intensivo prevede 3 sedute alla settimana;
  • livello correttivo comporta 1/2 sedute alla settimana;
  • livello di mantenimento che può essere una volta al mese, 1/2 sedute all’anno, oppure mezzo ciclo (5/6 sedute ravvicinate) all’anno, in base al tipo di patologia.

Triangolo della salute

Secondo la Chiropratica sono tre i fattori che governano il nostro corpo: chimico/biochimico (ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo), strutturale (struttura fisica della persona, costituita da muscoli, ossa, articolazioni), e mentale/emozionale (identifica l’aspetto psicologico ed emotivo di un individuo). Questi tre fattori, che determinano lo stato di salute di una persona, sono strettamente collegati e interdipendenti e devono equilibrarsi, come i lati di un triangolo equilatero. Di conseguenza, quando si corregge un disturbo neuromuscoloscheletrico, anche gli aspetti psicologico e metabolico ne traggono beneficio. Lo scopo primario del trattamento chiropratico è il ripristino dell’equilibrio del triangolo.

Tecniche e Approcci

Flexion Distraction Technique

Tecnica impiegata principalmente  per le ernie/protrusioni lombari e cervicali. Trattasi di una manipolazione lunga e dolce, quasi una “pompage” per ridurre pian piano il disco fuoriuscito.

(Sacro-Occital Technique). Le manipolazioni sono Cranio-Sacrale e molto delicate con la respirazione. Si usano dei cunetti sotto il bacino per correggere le articolazioni sacro-iliache e la postura.

Più veloce delle prime due metodi, la parte interessata viene situata su un cuscinetto che cade velocemente per 2 cm per far oscillare le articolazioni (e quindi i meccanorecettori) normalizzando lo stato neurofisiologico.

Come sopra, ma si usa un “pistoletto” che spara un impulso ben controllato ad un’articolazione.

Si tratta di due tecniche chiropratiche avanzata in grado di ripristinare la posizione naturale delle vertebre. Il trattamento Gonstead, infatti, viene effettuato senza utilizzare le comuni tecniche manipolative di rotazione, ma tramite tecniche di traslazione in una direzione lineare e funzionale sulla vertebra coinvolta, permettendo, in questo modo, di ristabilire rapidamente la corretta funzionalità dell’articolazione e delle strutture ad essa associate. In questo modo è possibile controllare perfettamente la direzione del movimento, come anche la profondità, la forza e la velocità. La Chiropratica Gonstead utilizza un’accurata valutazione radiografica per ricercare la posizione esatta della sublussazione vertebrale chiave e poi correggerla con tecniche di Manipolazione Thrust dolci e indolore, liberando in questo modo anche le compressioni nervose e migliorando tutti i sintomi ad esse connessi. Due metodi di base e fondamentali della chiropratica classica che sono di alta velocità e bassa amplitudine/forza.

È una disciplina diagnostica, che si serve di test muscolari per formulare una diagnosi. Usando il componente muscolare e dei riflessi si indaga sulla localizzazione della sublussazione/lesione e per verificare la correzione.

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